Perilla frutescens: proprietà

 

Perilla frutescens, una pianta che piace ai canarini ma anche a noi “umani”, ricca di proprietà benefiche ma capace anche di innescare reazioni da intolleranza. E’ utilizzata in cucina come anche in omeopatia.

Perilla frutuscens: pianta

Il suo nome scientifico è proprio Perilla frutescens anche se spesso la si chiama solo perilla, appartiene alla famiglia delle Labiatae. Si tratta di una pianta che viene dalla Cina, oggi non è ancora molto nota dalle nostre parti, se ne utilizzano le foglie e i semi. Tra i suoi costituenti chimici troviamo anche i flavonoidi e l’acido linoleico.

Perilla frutescens coltivazione

Non è difficile da coltivare come pianta, si adatta ai climi più diversi e quello mediterraneo non le dispiace. Ciò non toglie che è molto più facile e veloce acquistare l’olio di perilla frutescens, utili per affrontare al meglio la primavera, il cambio di clima e il cambio di ritmi di vita.

In generale la perilla frutescens viene coltivata per essere utilizzata in ambito culinario sotto forma di olio di semi di perilla. E’ una preziosa fonte di acidi grassi insaturi e di fitosteroli che servono per far calare l’assorbimento del colesterolo alimentare.

 

Perilla frutescens

Perilla frutescens: proprietà

Abbiamo accennato ad una delle proprietà per cui si inserisce la perilla frutescens nel proprio menù ma esistono ben altre ragioni per cui farlo. In Oriente fin dai tempi antichi foglie e radici di questa pianta vengono utilizzate come rimedio naturale grazie alle proprietà antiinfiammatorie, immunomodulatorie e antireattive che hanno mostrato. Sembra che la perilla frutescens abbia anche poteri sedativi e antibatterici.

Se desideriamo una azione antiflogistica e immunomodulatoria, sono le foglie quelle che dobbiamo utilizzare per ottenere dei risultati soddisfacenti, diversamente se ciò che cerchiamo nella perilla è un rimedio antibatterico o sedativo. In questo caso procuriamoci l’olio essenziale estratto dalla pianta.

Perilla frutescens: allergie

Nell’olio essenziale di questa pianta, oltre ad elementi che portano utili benefici, troviamo altre sostanza che possono avere effetti negativi sul nostro organismo. Ad esempio il chetone ha un effetto propulsivo a livello del tratto gastrointestinale ma mostra anche una certa tossicità. Ciò significa che non è possibile curarsi con esso.

La perilla frutescens in persone particolarmente sensibili può causare reazioni simili a quelle allergiche, motivo per cui viene sconsigliato il consumo di questa pianta sia in gravidanza, sia durante l’allattamento.

 

Perilla frutescens per canarini

Come accennato nell’introduzione, questa perilla frutescens piace molto ai canarini e ad altri volatili. Appartenente alla stessa famiglia della menta, utilizzata sia in erboristeria sia come pianta ornamentale, viene offerta come mangime a numerose specie di uccelli granivori ed onnivori.

Ai canarini, i più noti, ma anche ai cardinalini, agli organetti, ai ciufolotti a ai lucherini. In particolare i semi di perilla sono consigliati nel periodo della muta, per favorire la formazione di un piumaggio morbido.

semi hanno un colore chiaro oppure bruno, sono grandi come quelli di miglio e contengono parecchie proteine, il 40% di sostanza grassa ricca di acidi grassi polinsaturi, in particolare degli Omega 3.

Fonte: www.ideegreen.it


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